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Ottimizzare i tempi nell’epoca dello smart working

Ottimizzare i tempi nell’epoca dello smart working

 

Da ormai quasi tre anni, e cioè dallo scoppio della pandemia, il termine “smart working” prima praticamente sconosciuto è entrato nel nostro vocabolario quotidiano. In realtà il vero smart working non è il semplice lavoro da remoto o telelavoro, che è ciò che applicano molte aziende, ma una vera modalità di lavoro intelligente, agile, che permette al lavoratore di gestirsi il tempo in autonomia, lavorando per obiettivi e non per slot orari definiti (le classiche 8h che si fanno anche in ufficio).

Una modalità di lavoro davvero smart, davvero agile, permetterebbe al lavoratore di gestirsi il tempo come meglio crede, certamente portando a termine le task di sua competenza ma avendo la possibilità di scegliere a cosa dare priorità e a come organizzare le giornate. Chi lavora in proprio e/o da casa da prima della pandemia sa bene che organizzare il proprio tempo è più facile a dirsi che a farsi e che lavorare in casa può voler dire avere più distrazioni. Non parliamo di televisione o libreria a portata di mano ma di tutte quelle piccole cose che in una casa vengono sempre lasciate “per dopo” e che a volte ci chiamano come le Sirene con Ulisse e ci sembrano irresistibili, se messe a confronto con un lavoro da terminare.

Ecco allora tre piccoli ma preziosi consigli che riguardano in particolare la gestione delle pulizie, per evitare di trovarvi nel mezzo di una riunione a sentire il forte desiderio di andare a pulire la rubinetteria!

  1. Dedicatevi a rassettare le camere da letto prima di iniziare la vostra giornata di smart working
  2. Pavimenti e sanitari possono aspettare: dopo l’orario di lavoro una bella passata con il nostro Superconcentrato e mentre si asciuga via a fare una passeggiata (o un aperitivo!)
  3. Accendete una candela profumata (delle nostre, ca va sans dire) che, oltre a profumare l’ambiente, vi regalerà una mano nel mantenere la concentrazione

E buon lavoro!